Scheda tecnica:
Denominazione
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DOCG
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Paese
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Italia
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Regione
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Friuli
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Vitigno
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100% Picolit
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Terreno
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Marne e arenarie
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Affinamento
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24 mesi in barrique da 225 litri
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Gusto
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Dolce ma non stucchevole, aristocratico, caldo e vellutato, raffinato. Gentile e delicato
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Aroma
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Ampio e delicato bouquet, con sentori di frutta matura, fichi, confettura di pesca e di albicocca
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Colore
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Giallo oro acceso
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Abbinamenti
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Dolci e dessert
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Alcol
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13.5% vol.
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Filosofia
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Produzione Integrata
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Temperatura di servizio
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10-12°C
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Longevità
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1-5 anni
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Solfiti
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Contiene solfiti
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Cantina
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TUNELLA
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Descrizione:
PICOLIT Passito Bianco Friuli Colli Orientali D.O.P. della cantina Tunella è un vino nasce su Colli Orientali del Friuli da uve Picolit attaccate dalla muffa nobile e appassite per 60 giorni Si presenta con un colore giallo oro acceso quasi ambrato dopo alcuni anni di invecchiamento. Luminoso e trasparente lascia intravedere un messaggio di preziosità.
Il profumo presenta un ampio e delicato bouquet di eccezionale eleganza che ricorda il favo d’api colmo di miele prodotto con tutti i fiori dei campi, la frutta matura, la confettura di pesca e di albicocca, i fichi. Al gusto è dolce ma non stucchevole, aristocratico, caldo e vellutato, raffinato. Colpisce per l’ampiezza delle sensazioni gusto-olfattive e per la sua persuadente persistenza. È un vino gentile e delicato, molto femminile, la cui raffinata bellezza deve essere scoperta lentamente.
Questo “monarca assoluto” del vino non necessita di tecniche moderne di vinificazione: alla vendemmia tardiva in cassette è seguito un appassimento naturale con botritizzazione di circa 60 gg fino a raggiungere le ottimali concentrazioni zuccherine naturali. L’uva intera, precedentemente sgranellata a mano, viene sofficemente pressata e il mosto così ottenuto viene posto a fermentare lentamente e maturare in barrique da 225 litri dove rimarrà per circa due anni. Solo dopo un ultimo giusto periodo di riposo e di affinamento in bottiglia verrà posto al giudizio del consumatore.
Vino da meditazione per eccellenza, è di difficile accostamento gastronomico. Si sposa bene con piccola pasticceria secca o con foie gras; ma…“il Picolit è Picolit e basta”. Va bevuto a sé, senza altra compagnia che non sia quella di una attenzione quasi religiosa, in un confidenziale colloquio tra il vino da una parte, la vista l’olfatto e il palato dall’altra.
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