24, settembre 2020 6 min. tempo di lettura
Le foreste si tingono di colori nuovi, la luce si fa suggestiva e la natura si avvolge di una magia speciale. Le giornate sono ancora calde, di sera arrivano i primi freddi: il desiderio di calore, confort, sapori più intensi, ricchi e… vini più corposi. Emerge così la voglia di restare a casa, magari con amici o famigliari, accendere il camino e qualche candela, scegliere musica di sottofondo e godere delle ricche pietanze di stagione accompagnate con del buon vino.
La domanda sorge spontanea: qual è il miglior vino da sorseggiare durante l’autunno e abbinare ai piatti della stagione?
Dopo i mesi estivi trascorsi con vini freschi e leggeri è giunto il momento di passare a dei nettari più corposi. Per mantenere intatto l’equilibrio psico-fisico, è importante fare un cambiamento graduale: passare bruscamente dal bicchiere di vino bianco leggero (servito direttamente dalla bottiglia immersa nel secchiello pieno di ghiaccio, sotto l’ombrellone), ad un vasto calice di rosso corposo e caldo, potrebbe rivelarsi un troppo repentino (soprattutto se la malinconia di fine estate si fa sentire).
I vini ideali per questa stagione presentano dei profumi di sottobosco, terra (humus), bacche rosse, uva sultanina e tabacco; avranno buona struttura e persistenza senza esagerare con il tenore alcolico, tannini fini e un’acidità leggermente rinfrescante.
Gradite assaporare un aperitivo a base di caldarroste appena cucinate direttamente sul fuoco e servite magari con due fettine di lardo appena tagliato? Potreste annaffiare il tutto con un buon bicchiere di Rosso di Luna Merlot Ticino DOC che, con la sua freschezza, stempererà la dolcezza e la densità delle castagne: la serata autunnale inizierà così nel migliore dei modi!
La polpa della zucca cotta ha un sapore dolce: fattore da considerare nella scelta del vino. La migliore strategia è quella di applicare l’abbinamento per contrapposizione, dunque scegliendo acidità ed effervescenza: qualità che troviamo ad esempio in una bottiglia di Noir Brut Spumante Bianco Ticinese DOC. Se invece aggiungiamo ad una vellutata di zucca (che sarà molto morbida e dolce) un tocco di acidità completandola con del formaggio caprino (oppure con del frutto della passione), la dolcezza sarà già equilibrata e potremo permetterci di annaffiarla con del vino bianco aromatico come Il Chardonnay del Ticino DOC. I medesimi principi valgono per l’abbinamento di un vino con il risotto alla zucca sul quale consigliamo l’Apocalisse bianco del Ticino DOC.
Visto che l’aroma ed il gusto dei funghi sono già per loro natura molto decisi, occorre evitare accostamenti con vini aspri o tannici. Per esaltarne le qualità senza però coprirne l’odore, scegliamo del vino bianco, rosato o rosso purché sia fine e morbido. I funghi più versatili in cucina sono sicuramente i porcini, che si possono mangiare da soli sia crudi, in insalata, che trifolati o alla griglia: nel primo caso il miglior abbinamento è il Sauvignon Blanc Ticino DOC, mentre nel secondo e nel terzo caso si può aprire senza problemi una bottiglia di un vino rosso che non sia troppo corposo come il nostro Merlot Gudo Ticino DOC. Se i porcini vengono utilizzati per preparare un risotto allora l’abbinamento migliore è un vino spumante come Lo Charme Spumante Brut Bianco o Rosé mentre nel caso delle tagliatelle all’uovo via libera ad un Carato Bianco del Ticino DOC oppure un Tiziano Rosso della Svizzera italiana IGT.
Avete speso un bel po' di denaro per acquistare un buon tartufo: sarebbe un peccato svilirlo o addirittura coprirlo con del vino non adatto.. Il sapore del tartufo è tanto delicato quanto penetrante: all’olfatto si sprigionano aromi quali sentori di terra umida, nocciola, e pure… di gas. Per creare un equilibrio occorre evitare vini molto aromatici (sovrasterebbero il profumo), evitiamo anche vini particolarmente acidi e, se scegliete un vino barricato, evitate quelli denotati da profumi troppo vanigliati. Una vecchia regola “popolare” vuole che al tartufo bianco, più intenso, si abbini un vino rosso chiaramente albese, il nebbiolo. Noi lo proponiamo con un Merlot ed in particolare con il Mago Merlot Ticino DOC.
L’abbinamento più chic è con lo Champagne per cui possiamo riproporre il nostro Noir Spumante del Ticino DOC Brut con del tartufo bianco, servito spesso crudo su pietanze delicate quali le uova o i tagliolini al burro. Prediligiamo vini morbidi e profumati, magari con un qualche anno sulle spalle, come l’Apocalisse Bianco Ticinese DOC oppure Il Sauvignon Bianco Ticino DOC. Nel caso del tartufo nero, spesso aggiunto durante la cottura, il suo particolare sapore è amalgamato con quello della pietanza e l’abbinamento con il vino si rende più semplice. Per i primi piatti (che solitamente richiedono un vino più semplice) suggeriamo vini più complessi come il San Carlo Merlot del Locarnese Ticino DOC. Per i secondi a base di carne, è consigliabile scegliere un vino ben strutturato, tannico e con qualche anno d’invecchiamento quale per esempio Carato Riserva Merlot Ticino DOC.
Il famoso romanziere Alexandre Dumas invitava gli amici a consumare il tartufo nero di Perigord (famoso in Francia come quello di Norcia in Italia) ,cotto sotto cenere come le patate, accompagnato da un robusto Bordeaux invecchiato e servito a 20° gradi di temperatura.
L’abbinamento del vino, in tal caso, dipende dalla tipologia di selvaggina: da piuma o da pelo.
-Da piuma
Con le carni grasse come l’anatra e l’oca vanno accostati vini in grado di renderle più leggere. Potremmo scegliere del Saleggi Merlot di Losone Ticino DOC. La selvaggina da piuma, meno grassa ma dal sapore più deciso, si accosta invece bene con dei vini rossi barricati e potenti. Possiamo accompagnare del fagiano, del piccione o delle quaglie con del Carato Merlot Ticino DOC.
-Da pelo
Per annaffiare carni da pelo dal carattere più tenero quali il coniglio selvatico o la lepre, consigliamo un abbinamento per contrasto: un vino persistente e robusto come il San carlo Merlot Ticino DOC. Con selvaggina molto profumata come il camoscio o il cervo proponiamo del vino dal tono più morbido, caldo e persistente come una bottiglia di Carato Riserva Ticino DOC. Per valorizzare un piatto di selvaggina da pelo e piuttosto grossa, come il cinghiale ed il capriolo, si addice molto bene del vino corposo, barricato e potente come il Diamante Rosso del Ticino DOC: una chicca tutta da scoprire!
CHARME ROSÉ SPUMANTE BRUT TICINO DOC CHF 16.- |
NOIR BRUT SPUMANTE BIANCO TICINESE DOC CHF 25.- |
IL CHARDONNAY DEL TICINO DOC CHF 24.- |
CARATO RISERVA MERLOT TICINO DOC CHF 55.- |
CHARME ROSÉ BRUT TICINO DOC CHF 16.- |
NOIR BRUT SPUMANTE BIANCO TICINESE DOC CHF 25.- |
IL CHARDONNAY DEL TICINO DOC CHF 24.- |
CARATO RISERVA MERLOT TICINO DOC CHF 55.- |
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